Codice di comportamento per dipendenti pubblici: novità dal Consiglio di Stato

“Fondate appaiono le critiche e i dubbi avanzati sulla indeterminatezza delle condotte sanzionabili, che limiterebbero i diritti di lavoratrici e lavoratori, che sono anche cittadine e cittadini”


Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Troppo generici appaiono i criteri individuati dal Codice di comportamento per dipendenti pubblici: lo dice il Consiglio di Stato.

Ricordiamo come anche a Firenze si sia voluta imporre una disciplina contestata dal nostro gruppo consiliare e da diverse organizzazioni sindacali.

Perché in modo apparentemente vago si instaura una sorta di imposizione limitativa della libertà di esprimere opinioni, oltre che instaurare un clima di sostanziale minaccia ogni volta che viene utilizzata una piattaforma digitale.

Lavorare nei servizi pubblici vuol dire essere oggetto di tanti luoghi comuni, spesso alimentati dalla politica. Sempre di più vuol dire ritrovarsi con salari non aggiornati e in situazioni organizzative da cui nascono problemi di benessere psico-fisico.

Si aggiunge poi una sorta di censura preventiva: per non rischiare meglio rimanere in silenzio, anche su aspetti che magari niente hanno a che fare con le proprie responsabilità, ma che potrebbero disturbare l’immagine di chi detiene il potere, ma non ama le critiche.

Abbiamo depositato un’interrogazione, per capire se l’uscita del Consiglio di Stato può avere implicazioni anche per il Codice di comportamento comunale.

Intanto invitiamo tutte le parti politiche a riprendere la contestazione delle nuove norme.