Dino Compagni: chi governa la città aveva torto. In via Nicolodi?

“La questione non è tecnica ma politica. Ieri si è confermata la necessità di imparare ad ascoltare e confrontarsi. Era necessario esordire con le scuse allo studente e alla famiglia”


Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2

Avevamo fatto anche accesso agli atti, per capire meglio la vicenda dell’accessibilità della scuola Dino Compagni, “vanto e gloria” del governo locale.

Il punto erano gli ostacoli trovati da uno studente, vittima di una situazione di discrminazione per cui ora il Comune di Firenze si trova a pagare un debito fuori bilancio, su cui abbiamo votato ieri.

A noi era parso chiaro dall’inizio come si fosse scelto di andare avanti su un progetto con dei limiti, senza prendere in considerazione delle alternative che poi alla fine sono state pure praticate.

Mica chiediamo di vederci riconosciuto che avevamo ragione, analogamente alla famiglia e alle altre opposizioni.

Bastava esordire con delle scuse, al ragazzo e alla sua famiglia. E assumersi le responsabilità, come Amministrazione. Senza additare come colpevole la dirigenza scolastica, facendo trapelare minacce di rivalsa. Anche perché tra la documentazione fornita, appare evidente come nell’istituto ci fossero anche probabili problemi di personale, per poter garantire tutti gli ingressi come avrebbe voluto Palazzo Vecchio.

Comunque il fatto è che il Comune aveva torto. E ora ne paghiamo le conseguenze. Sempre meno di quelle vissute concretamente da un giovane studente e dalla sua famiglia.

Lunedì porteremo in aula la vicenda dell’istituto Pascoli di via Nicolodi, perché nell’ex Istituto dei Ciechi ci risulta ci siano diversi problemi legati alle barriere architettoniche.