“Uno sforzo organizzativo importante e consapevole, da cui la Città può imparare molto. 15.000 persone per le strade di Firenze“
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno garantito lo svolgimento della Wish Parade di sabato. Lo sforzo organizzativo delle realtà che hanno accompagnato l’evento è stato significativo: si tratta di un esempio a cui tutta la Città può guardare, uno sforzo comune per un obiettivo che sta fuori dalle dinamiche di mercato, per una riappropriazione degli spazi da parte di generazioni diverse, a partire da quelle apparentemente più distanti dalla politica.
Un ringraziamento va anche al personale sanitario e alla Cooperativa CAT, che ha garantito la gestione del rischio in un contesto spesso stigmatizzato e non compreso dal sistema istituzionale.
Ribadiamo la richiesta di dare continuità al finanziamento del progetto Extreme, come chiesto dal Consiglio comunale alla Regione Toscana alcuni mesi fa.
Ringraziamo anche il personale di ALIA intervenuto, evidenziando che sarebbe bastato poco per permettere alle realtà organizzatrici della Wish di avere alcuni strumenti in più per l’impegno con cui domenica mattina hanno ripulito l’area di arrivo del corteo alle Cascine. Confidiamo che la prossima volta ci sia uno sforzo anche per i servizi igienici.
Ringraziamo infine gli uffici del Comune e delle altre articolazioni dello Stato che hanno lavorato in quelle ore.
Riportiamo il testo dell’intervento scritto per l’occasione.
«Non avete bisogno di ringraziamenti, perché non avete bisogno di riconoscimenti. Se anche una parte della Città non dovesse capirvi, comunque tutta Firenze vi deve un grazie. Perché le ricordate l’importanza degli spazi, che sono legati ai luoghi fisici e al tempo. Avete creato un’opportunità aperta e a disposizione per chiunque rifiuta la rassegnazione e non rinuncia a un’aspirazione di vita piena. Avete deciso di stare insieme, per alzare una voce comune contro il massacro del popolo palestinese, la devastazione dell’ambiente e la riduzione dei nostri corpi in merce, a partire dai luoghi di studio e di lavoro. Oggi ci sono identità plurali, capaci di dialogare tra loro e cambiarsi a vicenda, senza schemi rigidi, barriere e imposizioni dall’alto. È quello di cui abbiamo bisogno ogni giorno: non perché chiediamo alla Wish uno sforzo come quello di oggi per tutto l’anno, ma perché sappiamo che nelle quotidianità la Parade di oggi vivrà grazie alle vostre parole e ai vostri gesti, alla vostra consapevolezza. C’è chi ci racconta che siamo solo il nostro passato, da mettere a rendita, o meglio in svendita. C’è chi ci dice che il meglio è alle nostre spalle e che lottare non serve: invece noi sappiamo che le nostre vite, il nostro tempo, i nostri corpi, le nostre menti, i nostri cuori e i nostri spazi valgono più dei loro profitti, perché non sono solo nostri, ma a disposizione di qualsiasi incontro e bisogno, per costruire insieme le risposte che servono alla stessa Firenze. Ancora una volta grazie quindi e buona Wish Parade a tuttə noi e a tutta la Città».