Allarme CGIL sulla precarietà a Firenze: deve essere una priorità

“Il capoluogo “fa male” a tutta la provincia, fornendo un modello di sviluppo insostenibile anche sul piano della giustizia sociale”


Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Non è una novità, come dice la CGIL di Firenze in una data odierna, ma proprio per questo la politica non può far finta di nulla.

Di 270.000 lavori offerti nel 2022 solo il 12,6% è a tempo indeterminato, mentre il 52% riguarda contratti a termini, a cui si aggiungono il 10% in somministrazione e poco più del 7% intermittenti, spiega la Camera del Lavoro, riprendendo i dati IRPET.

Il nostro Comune pesa molto su tutta la provincia. Perché è quello più schiacciato da un turismo visto come unica prospettiva di crescita economica.

Palazzo Vecchio finge di voler regolare questa situazione ma la pandemia ci ha reso una città a tratti disperata. Le promesse di novità sono svanite.

La soluzione non è puntare al mercato del lusso, rendendoci una vetrina “più pulita”, ma ritornare a essere un tessuto vivo, vissuto, a misura dei bisogni della cittadinanza.

Non è semplice, perché è più facile seguire una tendenza di presunta crescita, soprattutto per le singole persone e le piccole imprese. Serve un’azione politica determinante. Di cui sinceramente al momento non c’è traccia.

Ringraziamo la CGIL di Firenze per aver ribadito la situazione, che pesa anche in tutta l’area metropolitana.