Ordinanza della Prefettura: una ricetta vecchia e sbagliata
“Chiederemo al Consiglio comunale di esprimersi a favore del ricorso e contro la decisione”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Scegliere uno strumento di urgenza per una situazione strutturale è un errore. Non nuovo.
La Prefettura di Firenze ha deciso di applicare per sei mesi un’ordinanza alla zona della Stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e presso il Parco delle Cascine. Le persone ritenute pericolose saranno allontanate da una serie di strade e piazze. Dove andranno? Se possibile in carcere, l’unico posto in cui lo Stato non può ignorare l’esistenza di chi vive sul nostro territorio, immaginiamo sia la risposta. Ma se fossero sottoposte a misure detentive, non sarebbero per strada.
Quindi si stanno creando nuovamente, di fatto, delle zone rosse in cui applicare un DASPO urbano, in sostanza.
Ricordiamo che nel 2019 L’Altro diritto aveva visto prevalere le sue ragioni, nel ricorso presentato al Tar.
Si dice che si vuole garantire la piena fruibilità degli spazi, ma in realtà si creano delle gabbie, in cui controllare chi c’è e chi non ci potrebbe stare.
Si tratta di una sconfitta, di un fallimento politico e di un chiaro atto di accusa alle mancanze della politica. Alla criminalità organizzata che trae profitto dal traffico illegale di sostanze e dallo sfruttamento di persone quanto cambierà questo? Molto poco, sospettiamo.
Presenteremo una mozione per chiedere al Consiglio comunale di promuovere e favorire ogni ricorso al Ministro per l’interno (che però sappiamo aver concordato questo passaggio) e a ogni livello possibile.