Via di Ripoli: aumenta il traffico, così come il pericolo per chi si muove a piedi o in bici
“Avviata un’interlocuzione tra cittadinanza attiva e Amministrazione comunale”
Giovanna Sesti – Sinistra Progetto Comune Quartiere 3
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Sono duecentosessantanove i cittadini e le cittadine che hanno chiesto di poter discutere davanti alla Commissione consiliare VI° della pericolosità e delle difficoltà esistenti in via di Ripoli a Gavinana.
L’audizione si è svolta ieri pomeriggio, in sala Firenze Capitale, a Palazzo Vecchio, illustrando ai gruppi presenti la situazione di grave di pericolo che si è creata per la residenza della strada, nel percorrerla a piedi o con le bicicletta in strada, senza considerare gli ulteriori rischi per chi abbia accessi a raso a garage o abitazioni.
Ringraziamo il Presidente della Commissione Mobilità (6) Graziani per l’attenzione dimostrata a questa istanza, che volutamente non vogliamo si traduca un atto di Sinistra Progetto Comune, ma venga affrontato dall’Amministrazione complessivamente.
Via di Ripoli è una strada antica, dove, tra le sue caratteristiche, spicca quella di essere molto stretta. E ad oggi anche una direttrice a senso unico, in uscita città, da Firenze a Bagno fino a Ripoli, interessata per tutta la giornata da un flusso continuo di veicoli. E ciò anche perché l’apertura dei cantieri per la tramvia sul viale Giannotti, ancor prima di realizzare il nuovo ponte sull’Arno, l’ha fatta diventare l’unica alternativa al traffico in uscita.
Il suo congestionamento veicolare si spiega facilmente ricordando come Firenze abbia perso negli ultimi anni circa 150mila abitanti, che si sono spesso spostati nei comuni limitrofi. E tale fenomeno di ridislocazione ha determinato di conseguenza un notevole aumento del flusso di traffico veicolare, in uscita e in entrata attraverso i quartieri periferici. Movimenti pendolari che soltanto in parte potranno essere sostituiti dal mezzo pubblico, quando sarà completato nel suo sviluppo.
Si ricordi anche che, in alcuni tratti del lato destro, in via di Ripoli non esiste il marciapiede, dove gli accessi a garage, cantine e abitazioni sono a filo strada, mentre quello sul lato opposto non è accessibile a molti utenti, sia per conformazione che per manutenzione.
Con il nuovo percorso pedonale a protezione delle abitazioni, realizzato nel 2024, la situazione è poi ulteriormente peggiorata, perché il percorso non è accessibile a persone con abbiano anche una pur minima disabilità motoria o visiva. Non ci sono spazi di sosta, ma nemmeno di fermata, di cui tutti indistintamente avrebbero bisogno, con le già menzionate enormi difficoltà di accesso alle residenze che stanno sul lato destro, secondo il senso di marcia.
La cittadinanza lì residente è consapevole che purtroppo non potranno essere fatti interventi risolutivi su questo tratto di Via di Ripoli, da via Salutati a via del Larione, fin tanto che sono i lavori in corso per la tranvia, ad oggi previsti per il dicembre 2026. Ma intanto?
Il limite di velocità è scarsamente rispettato da qualsivoglia veicolo a motore, nonostante anche le dimensioni non permetterebbero prudenzialmente tali velocità. E chi usa la bicicletta non raramente evita di passare da questa strada, perché, a per norma del codice della strada, auto e camion dovrebbero rimanere accodati, non potendo sorpassare in sicurezza il velocipede, dato che nessuno di tali conducenti lo fa.
Allora cosa si può fare? I cittadini e le cittadine intervenuti hanno avanzato varie proposte. La Commissione consiliare VI° con il suo Presidente, il consigliere Graziani, si è resa disponibile a valutare quanto proposto e anche a chiedere di procedere ad ulteriori interventi.
Un piccolo passo raggiunto con la collaborazione attiva ed attenta della cittadinanza attiva.