Suicidio Scuola Marescalli: la politica agisca per prevenire

“Chi lavora con un’arma e nel pubblico deve trovare ambienti sicuri e in cui la prevenzione è assoluta”


Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Per prima cosa ci uniamo alle parole di cordoglio e di lutto, per la morte della studentessa della Scuola Allievi Marescialli Carabinieri di Firenze.

I suicidi in divisa sono un fenomeno troppo diffuso. Dopo ogni tragedia si prova a comprendere come sia possibile, ma evidenziamo una rimozione del tema dell’agenda politica e istituzionale.

Per fare un esempio legato a Palazzo Vecchio: abbiamo più volte fatto votare dal Consiglio comunale la richiesta di armadietti blindati per permettere al personale della Polizia Municipale di depositare l’arma e avere più sicurezza. Dopo tanti anni è stato avviato un progetto parziale e ancora insufficiente rispetto all’esigenza reale.

Poche settimane fa UNARMA (Associazione Sindacale Carabinieri) aveva denunciato abusi e violazioni, a discapito della dignità delle allieve e degli allievi di un istituto importante del nostro territorio.

Tra i tanti punti sollevati uno riguarda proprio la “pressione psicologica”.

L’assenza di adeguate riflessioni sul ruolo delle forze dell’ordine in una Repubblica democratica non riguarda solo la sinistra. In questa consiliatura abbiamo sempre sostenuto l’importanza di riconoscere i diritti e i bisogni di lavoratrici e lavoratori che svolgono funzioni assolutamente peculiari, nella diversità delle funzioni, ma sempre a contatto con delle armi.