Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Abbiamo sempre chiarito l’importanza di comprendere la natura delle proprietà dell’ACF Fiorentina e di chi lavora per conto della società. Troppo spesso si confondono i piani tra loro: politico, istituzionale, economico, sociale, sportivo.
In questo momento le piattaforme digitali e la Città si stanno stringendo attorno alla squadra, alla famiglia, alle persone più vicine a Giuseppe Joe Barone.
Ci uniamo al cordoglio espresso dal Presidente del Consiglio comunale, riconoscendo l’impatto di questa notizia sul nostro territorio e salutando con rispetto la simpatia che questa figura ha saputo suscitare negli ultimi anni.
“Figura importante per il territorio e capace di costruire futuro”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Recente è l’immagine della foto di gruppo fatta all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, durante le giornate in cui erano programmate attività rivolte alla città e alle istituzioni.
C’era ovviamente Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto stesso e figura centrale nella costruzione del futuro attraverso la cura della memoria.
In queste ore molte pagine della sua storia politica e istituzionale vengono ricordate. Vogliamo unirci al cordoglio e alla gratitudine ben presente anche nelle nostre comunità.
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune Potere al Popolo Firenze
Abbiamo appreso della morte di Gilberto Pierazzuoli con dolore.
Figura centrale nella vita culturale e sociale della città, si definiva attivista negli anni ’70 sul sito di perUnaltracittà, di cui è stato attivista e autore fino all’ultimo.
La generosità dei suoi articoli e dalla condivisione della conoscenza era pari al contributo con cui riusciva ad arricchire il dibattito politico.
Candidato nel 2019 nella nostra coalizione ha vissuto una lunga militanza che le sue comunità sapranno sicuramente portare avanti e ricordare.
Prendersi cura della memoria è il modo migliore per garantire un futuro migliore.
La terra sia lieve e un abbraccio a tutte le persone colpite dalla notizia.
Sinistra Progetto Comune – gruppi consiliari del Comune e dei cinque Quartieri
Ci ha prematuramente lasciato Nicola Fortini, uno dei più grandi naturalisti viventi. Fiorentino, specializzato in ittiologia, è autore del più completo manuale sulle specie ittiche presenti nelle acque interne.
Appassionato difensore degli ecosistemi, amava profondamente l’Arno, di cui era un grande conoscitore.
La sua grande passione nel divulgare la biodiversità e i rischi cui è sottoposta a causa della distruzione degli habitat, della crisi climatica e dell’immissione di specie aliene ci mancheranno, come ci mancherà la sua profonda umanità e sensibilità.
Come gruppi consiliari di Sinistra Progetto Comune (del Comune e dei cinque Quartieri) ci stringiamo vicino alla famiglia e alle persone che gli hanno voluto bene.
“Già Consigliere regionale, ha accompagnato i lavori del Comune di Firenze anche in questa consiliatura”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Angelo Baracca è stato anche consigliere regionale, eletto nella circoscrizione di Firenze nel giugno del 1985, con Democrazia Proletaria (e ancora nel 1990 con i Verdi).
Lasciò poi l’incarico per l’impegno accademico, essendo uno scienziato fortemente impegnato contro il nucleare civile e militare. Come docente di fisica è stato un riferimento fondamentale per il mondo della ricerca.
In queste ore, appresa la notizia della sua morte, si susseguono ricordi di lotte e impegni, sulle piattaforme digitali e tra le varie telefonate.
La notizia dell’aggravarsi fatale delle condizioni di salute ci aveva raggiunto alcuni giorni fa, attraverso un suo messaggio, in cui ha voluto ricordare il suo ateismo e l’attesa del silenzio.
In questa consiliatura Angelo Baracca aveva continuato a dare la disponibilità delle sue competenze sul fronte del nucleare (in Commissione 7) e segnalandoci i problemi di accessibilità del trasporto pubblico locale, oltre che preoccupandosi dell’incolumità di chi si sposta in bicicletta.
Il nostro gruppo consiliare lo ricorda con profonda gratitudine e partecipa al dolore della famiglia, di chi ha condiviso percorsi importanti di militanza e di impegno accademico.
“Il testo della comunicazione effettuata durante la seduta del 24 luglio 2023 in Consiglio comunale a Firenze”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
La notizia della morte del Professor Giancarlo Garfagnini è arrivata pochi giorni fa, dal sito dell’Università degli Studi di Firenze. Ho la possibilità di ricordarlo come suo ultimo laureando. Un titolo di cui non ho merito, ma che non per questo sento meno importante. La Professoressa Anna Rodolfi, quando le ho chiesto dell’opportunità di questa comunicazione, ha usato un’espressione bella. Oggi abbiamo uno spazio per far “risuonare” in questo Palazzo il nome di un maestro della storia del pensiero politico, medievale e rinascimentale.
Immagino la sua possibile ironia sul fatto che questo avviene nel Salone de’ Dugento e non in quello a noi vicino dei Cinquecento, voluto da Girolamo Savonarola, a cui sono dedicati molti degli studi di Garfagnini.
Stiamo parlando di un ricercatore e di un professore che ha dato moltissimo alla nostra città e ai suoi legami intellettuali con il resto del mondo.
Ricordo uno dei caffè al Chiaroscuro presi in via del Corso (oggi quel locale non c’è più). Parlavamo di come Firenze, nei secoli, non abbia saputo mostrare grande amore per la sua Università. Nel suo sorriso, dolce e fermo, c’erano leggerezza e profondità.
Viviamo in una società dove si usa dire che le persone miti non possono fare politica. Abitualmente si pensa che l’umiltà non sia una virtù, se si vuole concorrere ai momenti elettorali. Al Pellegrino, dove era il Dipartimento di Filosofia, ho potuto imparare che questa è solo un’opinione. Lecita, ma non l’unica. In quest’aula agiamo con le parole. Non siamo in una sala chirurgica, dove dobbiamo operare d’urgenza le persone a cuore aperto. Ma abbiamo comunque un compito importante, occuparci del bene comune della nostra città. Non sempre dimostriamo consapevolezza.
Siamo il Comune che nel medioevo elabora un’ideologia di “florentina libertas”, che si pensa come modello nella nascita di un nuovo panorama europeo. Oggi la dimensione nazionale sembra essere inadeguata alle sfide della globalizzazione: anche per questo è fondamentale tornare a dare centralità al senso del bene del comune e del vivere in società.
Savonarola ci ha invitato a essere una nuova Gerusalemme. Garfagnini ha saputo scrivere di lui e di altre figure intellettuali centrali in quei secoli, evidenziando come la fede in Dio fosse spesso fede nell’umanità. L’aspirazione a essere la parte migliore di noi, di saperci mostrare al servizio di chi abbiamo intorno, della comunità. Costruendo le condizioni perché la corruzione delle istituzioni non possa affermarsi, attraverso una democrazia che si riconosce nella dimensione di popolo.
Dai suoi studi, dalle sue ricerche, dalla sua capacità di trasmettere il sapere, si possono trarre lezioni fondamentali sul potere, capaci di indirizzare le scelte della contemporaneità. Prima di leggere un estratto di uno dei suoi studi vorrei ricordare altri due aspetti. Nonostante la discrezione del Professor Garfagnini era semplice comprendere il profondo legame con la sua famiglia e con l’insegnamento di Eugenio Garin.
In un suo saggio sulla ricezione di Platone in epoca medievale, si parla di un progetto politico finalizzato alla pace ed alla tranquillità della cittadinanza, perché solo così si può garantire «all’uomo di poter esplicitare la propria dignità e mirare alla felicità». Una felicità diversa da quella che nelle nostre società spesso si invita ad esibire, su base individuale. Una felicità radicata in un fine comune che riconosce le pluralità, ma comunque ricerca la capacità di riconoscersi in una stessa umanità, dando ristoro a chi prova stanchezza e oppressione.
«Dio crea e conserva il mondo, il suo essere è garante dell’esistenza, del mondo della natura come di quello dell’uomo. Se ciò è un sogno, bisogna dire che non è il peggiore dei sogni, e dopo tutto l’uomo non è Dio, può solo sforzarsi di avvicinarglisi».