Dal consiglio comunale del 16/9/2024
Vetrofanie (per i parcheggi), multiutility, scuola, cittadinanza e pace. Con la maggioranza che per la prima volta si spacca e la conferma che in politica fanno comodo nervi saldi
Vetrofanie (per i parcheggi), multiutility, scuola, cittadinanza e pace. Con la maggioranza che per la prima volta si spacca e la conferma che in politica fanno comodo nervi saldi
“Contraddittorio rivendicare le scelte politiche e strategiche, senza svelarle. Attendiamo le prossime ore”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Aggiornare la Rete Civica e i siti delle testate on-line minuto per minuto. Questa è la soluzione per capire quale decisione sarà presa sulle vetrofanie. Confidiamo che ci sia un minimo di proroga, gusto per capire questo strumento come si lega alle linee programmatiche che a breve la Sindaca vorrà venire a proporre.
Non è il Consiglio comunale il luogo in cui dare informazioni e rendere conto delle scelte. Curiosa visione della democrazia.
Non ci sono state fornite neanche le valutazioni sui costi, quanto costa prorogare e quanto influisce sul bilancio non farlo. Si conferma che c’è un legame con lo scudo verde, ma in modo indefinito.
Insomma, 40.000 persone che devono aspettare, come se si fosse davanti a una profezia.
Ma immaginiamo che se il question time lo avesse fatto un gruppo di maggioranza avrebbe avuto risposta. Illazione, o forse una speranza, che almeno loro abbiano la giusta considerazione dalla Giunta. Ma visto il rispetto mostrato per le istituzioni, possiamo solo rallegrarci che almeno è previsto un ruolo importante per la stampa, a cui va sempre la nostra solidarietà, per le condizioni in cui si lavora nel comparto.
Debiti fuori bilancio, taxi, mercati e questione abitativa.
Ecco come abbiamo ripreso.
“Curioso sovranismo a paesi alterni, pieno di pregiudizi infondati”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Ci vuole ostinata rigidità pregiudiziale per reagire in modo pavloviano al nome di Cuba, come fatto da Fratelli d’Italia.
Parlano di ideologia spietata e sanguinaria, ma non hanno avuto da ridire quando durante la pandemia personale sanitario dell’isola caraibica è stato messo a disposizione del nostro Paese.
La Repubblica resiste all’embargo degli Stati Uniti, tra mille difficoltà. Invece che difendere il principio di sovranità ecco che si sceglie di raccontare un’improbabile equiparazione tra tessere del PD e Che Guevara.
Il messaggio politico che scandalizza Fratelli d’Italia andrebbe invece declinato in un altro senso. Il Consiglio comunale ha approvato un atto che chiede di valorizzare l’importante donazione di opere d’arte arrivata a Firenze dopo l’alluvione. Si dia concretezza a questo. Perché i rapporti tra il nostro territorio e Cuba siano non sono commerciali, ma politici, istituzionali e sociali, dialogando con il ricco tessuto di associazioni di amicizia nei confronti del popolo cubano.
“Il Presidente della Regione Toscana ci usa come un parco giochi e la Sindaca ignora il Consiglio comunale, ma anche la residenza”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune – Francesca Lupo, Consigliera Quartiere 1
La cittadinanza e i comitati chiedono cose semplici che non vengono realizzate, mentre chi governa i territori sceglie di far notizia con idee dal forte impatto.
Le panchine di piazza Poggi, una navetta che favorisca la mobilità nell’Oltrarno, migliorare l’accessibilità e quindi la fruibilità di Villa Barnini, rimettere vicino a San Niccolò un seggio elettorale: su questo si potrebbe fare qualcosa con facilità, visto che sono richieste che vengono ormai da lontano (sollevate per la prima volta da molto).
Dopo la minaccia di stravolgere il parco della Carraia (sventata) e l’idea di una scala mobile (visto che il TPL non funziona bene?), ecco il rilancio del sottopasso in Arno. Per chi? “Per disperdere l’overtorusm anche fuori Santa Croce”, dice in sostanza il Presidente della Regione Toscana, che sembra giocare sulle spalle della Città. “No, anche per la residenza”, aggiunge la Sindaca. A cui non deve piacere molto il Consiglio comunale. Infatti non ci veniva spesso da Assessora e adesso sceglie di ignorare che esiste anche altro oltre il suo programma elettorale. Dovrebbe ricordarsi che deve rispondere a tutti i gruppi, non solo alla maggioranza. Ma basterebbe guardasse la maggioranza in questo caso. Sulla fruibilità dell’Arno c’è un atto di indirizzo approvato a fine della consiliatura precedente, condiviso dal Partito Democratico (oltre che da Firenze Democratica e Sinistra Progetto Comune).
Perché si fanno cose che vanno contro le richieste di Residenza e Consiglio comunale?
Davvero c’è bisogno di far notizia quando si governa? Non è meglio prendersi cura del territorio e far notizia per aver dimostrato di averlo saputo ascoltare?
“Sbagliato scegliere un tono repressivo, come fatto oggi da Fratelli d’Italia, rispetto a CARC e (n)PCI”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Evocare la violenza è sempre pericoloso, anche quando si sceglie di attribuirla, magari a chi è collocato molto lontano dalle proprie posizioni.
Rispetto alla crescente campagna nei confronti di (n)PCI e CARC viene da chiedersi se davvero il sistema politico e istituzionale si accorga oggi della loro esistenza, delle loro modalità e dei siti dove esprimono le loro posizioni. Sbaglia Fratelli d’Italia, con il vicepresidente del Consiglio comunale Draghi, a sostituirsi ad altre articolazioni dello Stato, proponendo l’oscuramento totale del dominio. Non ci appartengono le pratiche delle liste nominali e chiaramente non è la clandestinità la dimensione del nostro impegno politico.
Utilizzare queste caratteristiche per costruire una campagna di allarme non ci convince. Inoltre ci pare si applichino peso e misure diverse rispetto ad altri episodi, quali le aggressioni fisiche avvenute a figure militanti in solidarietà della Palestina, o minacce ricevute da altre.
Si dibatta politicamente e in trasparenza di quanto avviene in Palestina e in Israele, senza teoremi ed evitando di confondere antisemitismo con le critiche a un Governo. Nel frattempo prosegue il massacro da parte dell’esercito di Tel Aviv, nell’inefficace e vergognoso silenzio della comunità internazionale.