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Sant'Orsola

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Sant’Orsola, se solo il PD ascoltasse di più

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“Nonostante il nostro voto contrario alla delibera e l’atteggiamento della maggioranza sui nostri emendamenti, abbiamo tentato – con successo – di migliorare l’ordine del giorno della maggioranza”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Sant’Orsola. Un buco vuoto che il pubblico non ha saputo – politicamente – governare e gestire. Dove si prospetta una soluzione che permetterà di fare turistico-ricettivo per 60 giorni e in cui lecitamente i privati dovranno ricercare profitto.

Avevamo presentato 9 emendamenti, per andare incontro alle richieste delle realtà e delle persone da anni attive all’interno del percorso partecipativo. Tutti bocciati, in fretta e furia, da un Partito Democratico incapace di dialogare con la sinistra.

Abbiamo evitato atteggiamenti autoreferenziali, ignorando anche la totale assenza di stile nel far votare solo l’ordine del giorno del PD, invece dei nostri 4, prima della chiusura dell’ultimo Consiglio comunale dell’anno.

E abbiamo emendato il loro testo, vedendolo approvato con le modifiche suggerite, che riconoscono la presenza del percorso partecipativo, il nostro lavoro con gli emendamenti e la possibilità di trovare un luogo di conservazione della documentazione relativa alle persone esuli dal confine orientale dopo la seconda guerra mondiale.

Il nostro voto contrario alla delibera non ci ha impedito di ostinarci a cercare ogni spiraglio di miglioramento e così continueremo a fare.

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Sant’Orsola: 9 emendamenti e
4 ordini del giorno per mettere al centro la cittadinanza

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“Creare un buco vuoto e applaudire i privati non è il modo in cui il pubblico dovrebbe governare”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Ornella De Zordo e Tommaso Grassi, così come Firenze Riparte a Sinistra nella consiliatura successiva, già oltre 10 anni fa indicavano il pericolo che a Sant’Orsola ci potessero essere solo risposte private.

Oggi il Comune di Firenze si è dovuto esprimere sui progetti di Arte, che ha annunciato di voler realizzare – tra le altre cose – una scuola di hotellerie, una foresteria (aperta al turistico-ricettivo per 60 giorni l’anno), un ristorante e altri servizi per poter “consumare locale e sano”.

C’era un progetto di partecipazione importante. La Città Metropolitana poteva svolgere un ruolo attivo, constrastando la creazione di un “buco nero”.

Invece siamo qui a votare su investimento di capitali francesi, come se fossero qui per fare beneficenza.

Vedremo come andranno i nostri 9 emendamenti e i nostri 4 ordini del giorno, per mitigare i problemi e recuperare maggiori servizi alla cittadinanza (facendo venire meno i giorni di turistico-ricettivo).

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Turistico-ricettivo negli studentati: la Giunta si smentisce, su Sant’Orsola

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“Confermata la mobilitazione del comitato referendario Salviamo Firenze, il Sindaco deleghi una figura di Giunta all’urbanistica o chiarisca”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune

Alla città il PD aveva promesso che avrebbe cancellato la norma che permette agli studentati di fare turistico-ricettivo per 60 giorni. Ma a Sant’Orsola, dove è prevista una convenzione per 100 anni, che comprende una foresteria, si permetterà di fare turistico-ricettivo per due mesi?

Dario Nardella non è ancora candidato al Parlamento Europeo. È Sindaco della Città Metropolitana e da Sindaco del Comune si è tenuto la delega all’urbanistica. Deve rispondere alla nostre domanda. Non lo ha fatto in Commissione 3 alcuni giorni fa e non lo ha fatto oggi in aula, dove a rispondere al nostro question time è venuto l’Assessore Bettarini, che non ha la delega all’urbanistica. E che infatti si è trincerato dietro una frase lapalissiana: “la convenzione per Sant’Orsola viene da lontano”. E andrà lontano?

Non c’è chiarezza. Il comitato referendario Salviamo Firenze, che sosteniamo insieme al gruppo Movimento 5 Stelle, fa bene a pretendere chiarezza sulle norme in autotutela, presentate come osservazioni al piano operativo.

In sostanza solo nuove convenzioni e nuovi studentati dovranno allinearsi all’impossibilità di fare turistico-ricettivo? Si determinerà quindi una condizione di maggior vantaggio per i privati “arrivati prima”?

Torneremo a chiedere chiarezza. Ci piacerebbe che il Sindaco rispondesse. Anche perché oggi sulla stampa è venuto fuori che si starebbe per fare un passo indietro proprio su questo tema.

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Sant’Orsola, chiesta audizione nelle Commissioni comunali

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“Il progetto partecipativo deve essere al centro del futuro dell’area, così come le richieste uscite sulla stampa in questi giorni”

Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune (già consiglieri Quartiere 1)

Abbiamo chiesto alle Commissioni 2 e 3 di recepire la richiesta di coinvolgimento e ascolto del progetto partecipativo Laboratorio San Lorenzo.

Rimaniamo fortemente perplessi per la scelta di affidare a una realtà privata la soluzione di una vicenda pubblica.

Tanto poteva essere fatto, ma per anni e anni la politica si è dimostrata incapace di governare, per poi ricattare le diverse parti coinvolte, indicando nelle logiche del profitto l’unica soluzione.

Ormai però le cose stanno andando avanti e quantomeno vanno rispettate le logiche di accesso e fruibilità, così come la centralità che dovranno avere gli spazi pubblici.

Confidiamo che appena riprenderanno i lavori di Palazzo Vecchio ci possa essere quindi una seduta dedicata.

Anche perché il Quartiere 1 è in attesa della figura di commissariamento e la Città Metropolitana è un ente di secondo livello, quindi per quest’area servirà uno sforzo di tutte le parti politiche a favore della partecipazione.