RSA nel Comune di Firenze: sono stati chiesti aumenti non concordati
“La conferma nella risposta a un question time che indica l’insostenibilità del sistema”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Alcune RSA hanno comunicato ai nuclei familiari dell’utenza degli aumenti della quota sociale non concordati con il Comune di Firenze e fuori dalle linee guida definite dalla Regione Toscana. È un fatto grave, a cui infatti segue il fatto che tali importi non sono stati poi effettivamente richiesti, perché sarebbe gravissimo prescindere dalle istituzioni con cui si firmano le convenzioni.
La maggior parte delle realtà avrebbe già sottoscritto i nuovi accordi con Palazzo Vecchio. Ricordiamo che sono scaduti a fine 2024 e quindi resta aperto il problema di chi autonomamente ha valutato di aver bisogno di più soldi delle altre realtà. Ricordiamo che già in passato è stato permesso un divario da € 53,50 a € 67,00, che rischia di aumentare.
Un evidente problema riguarda anche chi lavora in queste strutture. Ogni realtà applica i contratti di lavoro che vuole. Una disomogeneità che compromette la dignità di chi garantisce i servizi, in termini di sistema.
La spesa sostenuta nel 2024 per la quota sociale RSA è stata di € 8.550.00, a favore di 1.152 persone beneficiarie, a cui si devono aggiungere però gli importi per altre strutture destinate a persone anziane o disabili.
Rispetto allo studio presentato il 18 aprile 2025 dalla Regione Toscana, la Giunta non ritiene utile replicare uno studio specifico sui costi sul territorio comunale, ma preferisce una valutazione di natura regionale, con un approfondimento e un focus per aree territoriali omogenee sulla base di quei criteri. La Società della Salute coincide con l’area amministrativa del nostro Comune: non ha caratteristiche peculiari tali per essere considerata un’area territoriale specifica da approfondire di per sé?
Ringraziamo l’Assessore Paulesu e gli uffici che hanno predisposto in pochi giorni la risposta al question time. Proseguiremo ad approfondire il tema, con accessi agli atti e interrogazioni, per capire come superare un sistema che evidentemente, a nostro giudizio, non funziona e di cui ha responsabilità precisa la politica.