Sostegno agli scioperi: lotte necessarie
Importante la mobilitazione nel comparto metalmeccanico, così come quella del sindacalismo di base contro la guerra.
Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Dmitrij Palagi – Capogruppo Sinistra Progetto Comune
Quando si sciopera rinunciando al proprio stipendio si deve sempre partire dal rispetto per la lotta delle classi lavoratrici.
Il mancato rinnovo del contratto è in molti casi una scelta della parte datoriale, per sfruttare la propria posizione di potere a danno dei diritti di chi vive del proprio salario, che è sempre più insufficiente di fronte al costo della vita e alle trasformazioni sui territori (in particolare a Firenze).
Dal 2008 è stato perso il 9% del potere d’acquisto e il 23% di chi lavora è a rischio povertà. C’è chi ha un impiego a tempo indeterminato e pieno, ma comunque si ritrova in condizioni di povertà. In sostanza c’è una profonda condizione di illegalità, intesa come violazione di quello che stabilisce la nostra Costituzione.
Le risorse per aumentare le spese militari però vengono trovate.
Lo ricorda il presidio lanciato dal sindacalismo di base in occasione dello sciopero generale contro la guerra, davanti alla Leonardo di Campi Bisenzio. I legami tra profitto e armi sono purtroppo strutturali nelle nostre società.
Come ha sottolineato USB la presidenza di Toscana Aeroporti è ancora del Console onorario di Israele. Su questo i soci pubblici (Regione Toscana, Città di Firenze e di Pisa) continuano a non dire nulla. Silenzio anche sulle condizioni di lavoro per l’handling, su cui è stato sospeso il tavolo regionale e al quale avevamo chiesto potessero partecipare anche i due Comuni interessati dagli scali.
Ringraziamo tutte le persone presenti al corteo e al presidio, così come le organizzazioni sindacali e chi ha aderito allo sciopero.