Palestina: apartheid e violenza di genere, due atti in Commissione 7
“Parere favorevole su testi emendati che pongono attenzione su quanto continua ad avvenire a Gaza e nei territori occupati”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
La Corte Internazionale di Giustizia, nel 2024, ha recepito quanto segnalato dalla Repubblica del Sudafrica, chiedendo al governo di Israele di interrompere tutte le azioni che potrebbero configurarsi come genocidio nei confronti del popolo palestinse. L’apartheid che colpisce Gaza e i territori occupati in Palestina non è solo un tema politico, ma riguarda direttamente il diritto internazionale. Le recenti notizie aggravano quanto avviene in quella parte del Mediterraneo e ci fa piacere che oggi la Commissione 7 abbia voluto a maggioranza dare parere favorevole a una risoluzione che riconosce come importante l’azione del Sudafrica e della Corte Internazionale.
Un parere favorevole è arrivato anche sull’altra risoluzione depositata, che fa riferimento al report del 13 marzo 2025 della Commissione indipendente internazionale di inchiesta sul territorio palestinese occupato dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, dal titolo “più di quanto una persona può sopportare”. Viene denunciato come anche l’esercito di Israele utilizzi una strategia che include nelle azioni di guerra la violenza sulle donne, mettendone a rischio la salute, soprattutto nelle fasi di ciclo mestruale, gravidanza e parto.
Ringraziamo le Consigliere e i Consiglieri che hanno partecipato alla Commissione, a partire dalla Presidente, oltre a chi ha avanzato gli emendamenti accettati.
Ci teniamo a ricordare come non ci sia simmetria tra Palestina e Israele: da una parte ci sono territori occupati da decenni, dall’altra uno Stato sovrano, con governi che hanno un ruolo preciso e rilevante nel panorama internazionale. A mancare è il diritto internazionale e il rispetto della dignità della popolazione palestinese.