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Caserma Predieri

Caserma-Predieri NATO Rovezzano_Foto Il Gazzettino del Chianti

Alla Lega la politica dà fastidio, così come la cittadinanza attiva

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“Sorprendente comunicato, in cui confondono le posizioni politiche, giusto per vedere di avere un po’ di visibilità”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2

Secondo la Lega un comando militare cosa comanda?

Devono avere le idee un po’ confuse, magari non sanno che c’è anche una guerra in Ucraina.

C’è un tentativo, ormai strutturale in città, di minimizzare quanto avviene e rischia di avvenire alla Caserma Predieri di Rovezzano.

La NATO non è un club di scambi culturali, come invece sembra pensare la Giunta. Il personale che dovrebbe spostarsi lì è militare. I militari della NATO non sono un’associazione nata con lo scopo di degustare caffè.

La finalità del progetto è quella di rendere “massima” la capacità di interoperabilità tra esercito italiano e forze della NATO, per gestire operazioni militari.

Cosa c’è che non è chiaro?

Sorprendente poi il disprezzo che la Lega dimostra verso le centinaia di persone che continuano a partecipare alle assemblee pubbliche.

Forse non sanno che la politica non è obbedire e tacere, ma partecipare e discutere?

Caserma-Predieri NATO Rovezzano_Foto Il Gazzettino del Chianti

Da Eurofor a NATO:
ma in Comune non c’è documentazione?

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“La risposta a un accesso agli atti conferma un’ipotesi che speravamo fosse smentita”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Lorenzo Palandri, Francesco Gengaroli – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2

Ma chi governa la città e si dichiara a favore dell’insediamento NATO a Firenze di cosa parla? Perché dall’ufficio del Sindaco è arrivata una risposta alla richiesta di accedere alla documentazione in possesso di Palazzo Vecchio, per la Caserma Predieri.

Tra la fine di Eurofor e l’attuale progetto di Headquarter Multinational Division South (MND-S) dell’Alleanza Atlantica non ci sarebbe comunque nulla in possesso del nostro Ente.

Questo ci sembra un problema enorme, che viene ancora prima del merito della questione.

Ricordiamo che non ci risulta si stia parlando di uffici amministrativi, dove magari si elaborano buste paga.

Dovremmo avere sul territorio uno spazio da cui si può intervenire in ogni scenario operativo di guerra, anche con pochissimo preavviso. Visto il ritorno di conflitti armati anche sul continente europeo, la cosa dovrebbe suscitare seria preoccupazione.

Invece la Giunta si nasconde dietro a posizioni improbabili, che provano a sottovalutare la vicenda. Si va dalla NATO come luogo in cui si possono favorire gli scambi culturali tra Paesi ai rilievi sulle opportunità di investimento e di crescita economica.

Ma di cosa stiamo parlando, se non c’è nemmeno un foglio che ci faccia dire che il Comune di Firenze ha idea di cosa sta succedendo in una parte del suo territorio?