Dal Consiglio comunale del 11/04/2022
Un consiglio comunale durato molto meno del solito e segnato dal presidio in piazza Signoria.
Un consiglio comunale durato molto meno del solito e segnato dal presidio in piazza Signoria.
Approvato un ordine del giorno con l’impegno a completare il collegamento con via De Sanctis.
Non sembra essere stata abbandonata l’idea di realizzarlo, quindi le case famiglia annunciate a livello nazionale semmai si aggiungeranno, non sono da considerarsi alternative.
Recenti episodi di cronaca alimentano la preoccupazione per quanto rischia di accadere nelle prossime settimane, come denunciato da organizzazioni sindacali, associazioni e movimenti.
Le verifiche sul comportamento individuale provano a slegare il singolo episodio dal contesto generale
Una riflessione sulla protezione temporanea e il sistema di accoglienza.
Sala Firenze Capitale – Palazzo Vecchio, piazza della Signoria 1
Sabato 16 aprile 2022, ore 10.00-12.30
Interventi di:
– Amir Ahmad Faghihi Kashani (rifugiato)
– Francesco Torrigiani, Sinistra Progetto Comune Quartiere 1, Firenze Città Aperta
– Luigi Tessitore, avvocato di ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione)
– Nadia Tahsina Siddique (mediatrice culturale e operatrice nei centri di accoglienza per persone con protezione internazionale)
– Valentina Adduci, già operatrice nell’ambito dell’accoglienza, PRC Firenze
Saluto introduttivo di Dmitrij Palagi, consigliere comunale Sinistra Progetto Comune
Capienza limitata, si consiglia la prenotazione, con una mail a: sinistraprogettocomune@comune.fi.it
Dallo scoppio della guerra in ucraina milioni di persone hanno raggiunto l’Europa. Secondo l’UNHCR nel primo mese di guerra più di 3,5 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina, il 92% di esse ha raggiunto l’Europa. Per assicurare loro immediata protezione, l’Unione Europea ha applicato la direttiva sulla protezione temporanea, per la prima volta dalla sua adozione, ovvero dal 2001.
L’iniziativa del 16 aprile ha lo scopo di analizzare in cosa si traduce nel nostro paese e in Toscana e di domandarsi perché, a fronte di altre guerre e situazioni di pericolo da cui le persone fuggivano, nei 21 dalla sua adozione, non era mai stata applicata.
Il tutto partendo dal presupposto che chiunque fugge da guerre, carestie e povertà estrema meriti il riconoscimento degli stessi diritti e ricordando che gli sbarchi di chi arriva sulle nostre coste proseguono costantemente.