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Palazzo_Vecchio_FI

Assessorato all’Urbanistica:
il Sindaco scelga
a chi dare la delega

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“Bocciata ieri la nostra richiesta di vedere completata la Giunta entro luglio. La maggioranza non ha più equilibrio”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Nel nostro ordine del giorno originale chiedevamo di nominare un’assessora o un assessore all’urbanistica entro la scadenza delle osservazioni (26 giugno). Ormai questa data è passata, quindi abbiamo aggiornato il testo, prima di metterlo in votazione, indicando la fine di luglio (ci sono ancora un paio di settimane).

Perché? Perché il Sindaco ha rivendicato la bontà dell’attuale Piano Operativo e ha lavorato per anni a fianco di un’Assessora messa alla porte senza nessuna spiegazione convincente.

Nelle scorse settimane e da settembre, sarà fondamentale avere una figura con delega specifica, capace di dedicarsi alle trasformazioni urbane senza strumentalizzazioni.

Le osservazioni arrivate quante sono? Saranno fornite ai gruppi consiliari anche prima dei necessari e previsti approfondimenti tecnici? Per quando si prevede il passaggio nelle Commissioni e in Consiglio comunale? Che tipo di approfondimento politico sarà affiancato a quello tecnico?

A questo Sindaco abbiamo fatto opposizione per 9 anni. Abbiamo preso atto di quanto velocemente abbia cambiato posizione sui temi toccati dai quesiti referendari Salviamo Firenze (sostenuti congiuntamente con il gruppo del Movimento 5 Stelle). Riteniamo il mantenimento della delega un errore e un danno per la città.

Ringraziamo le altre opposizioni per aver sostenuto la nostra richiesta e quindi attribuiamo tutta la responsabilità alla maggioranza che siede in Consiglio, ricordando al Partito Democratico che il Salone de’ Dugento non è un luogo di mera ratifica delle decisioni di Sindaco e Giunta.

Palazzo vecchio

Pannelli solari: così importante che mancano Sindaco e Vicesindaca

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“L’Assessora di competenza è stata messa fuori dalla Giunta, quindi doveva esserci il Sindaco che si è preso le deleghe o la Vicesindaca designata. Invece nulla”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Roberto De Blasi, Lorenzo Masi – Movimento 5 Stelle

Che disastro questa maggioranza. Anche quando fa una cosa giusta, riesce a sbagliata, mancando di rispetto al Consiglio comunale e alla politica.

Il Sindaco ha “fatto fuori” l’Assessora all’Urbanistica che aveva costruito la delibera votata oggi nel Salone de’ Dugento sui pannelli fotovoltaici. E si è tenuto le deleghe. Infatti è venuto lui in Commissione a illustrarla. Ma oggi non c’era.

Allora aveva designato la Vicesindaca. Ma non c’era neppure lei. Quindi? Quindi si è preso uno dei pochissimi assessori presenti e lo si è messo di fronte alle contestazioni formali (perfettamente motivate) del centrodestra, non il più sensibile ai temi ambientali.

Davvero questa è l’attenzione che si dà a questo tema?

Noi abbiamo accettato l’idea di votare a favore della delibera. Ma abbiamo mostrato più responsabilità del Sindaco. E non è bello per Firenze.

Dario-Nardella Sindaco FotoControradio

Un Sindaco
che si crede un monarca,
pensiamo sia pericoloso

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“Riteniamo ridicolo usare una dichiarazione per compiere un’azione che evidentemente voleva fare da tempo, per poter mettere veti in vista del 2024, che forse arriverà prima?”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Il Sindaco ha provato imbarazzo, quindi ritira la delega all’Assessora all’Urbanistica proprio quando parte il percorso delle osservazioni al Piano Operativo. Ci sembra ragioni come un monarca assoluto, prima della rivoluzione francese. Lui è stato eletto, il Consiglio comunale invece è un luogo in cui occasionalmente qualche decina di persone sceglie di passare il lunedì pomeriggio.

Ha parlato di fiducia, lealtà, sincerità e affidabilità. Nel giro di un paio di giorni un percorso di anni e anni si sarebbe dissolto, per una dichiarazione. E dovremmo crederci?

Alla città dobbiamo anche un’altra cosa: sincerità. E la verità è che il Sindaco dispone della Giunta per valutazioni soggettive e individuali. Non concepisce la politica come uno spazio in cui si agisce collettivamente, in questo forse ambisce a imitare Matteo Renzi, che non a caso è quello che ha detto no alla tramvia in piazza Duomo.

Ricordiamo come sia stato messo alla porta l’Assessore Martini, per questioni interne alla Segreteria nazionale del PD. Ricordiamo come l’Assessore alla Cultura sia passato da Firenze, per essere rilanciato a Milano. Ricordiamo come la Vicesindaca Giachi e l’Assessore Vannucci siano stati rivendicati, nella loro elezione in consiglio regionale, come risultato del Sindaco.

In questa consiliatura pensiamo sia andato in scena uno spettacolo respingente e volgare. Le ragioni della nostra opposizione a questa Giunta risiedono nelle politiche che hanno condiviso in questi quattro anni, ma nello specifico riteniamo che Palazzo Vecchio abbia un problema legato a questo Sindaco e a quello precedente, di cultura politica.

Nella nota ufficiale il Sindaco ringrazia pure l’Assessora a cui ha chiesto di coprire le deleghe di turismo, ambiente, PNRR e urbanistica, a cui ha tolto una serie di deleghe e che ora viene “espulsa”.

Sindaco, se mai le venisse in mente di ringraziare l’unica opposizione che non ha mai voluto incontrare e che probabilmente molto la irrita, lasci perdere. Come se lo avesse fatto.

Palazzo vecchio

Museo Stibbert: crisi di Giunta e la Giunta non c’è?

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“Spiacevole non avere avuto l’interlocuzione con chi governa la città, perché non si eleggono gli uffici, ma chi ha una funzione politica”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Italia Viva ha iniziato a “sparare” sul Sindaco e la maggioranza. Il Partito Democratico deve fare i conti con il risultato delle primarie e la Giunta ha una crisi aperta ed evidente.

Che volete che sia una seduta congiunta di due commissioni (la 5 e la Controllo) per esprimersi su una delibera che modifica lo statuto della Fondazione Museo Stibbert?

Quindi si può ignorare il Regolamento, per il quale occorre ci sia una figura di Giunta che introduce ed espone? C’è poi un tema di opportunità, perché una parte delle nostre domande era rivolta a chi governa con il Sindaco, rispetto alle intenzioni sull’ampliamento per la parte commerciale, oltre che sul tema della possibilità di spostare la sede.

Non ci siamo. Poi ci viene detto che si devono rispettare le regole…

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Accademia del Cimento: impressionante l’assenza della politica di governo

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“Sbagliato aver lasciato alle opposizioni e agli uffici il passaggio delle assemblee di oggi”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Impressionante l’assenza della Giunta e del Sindaco dall’assemblea di oggi, dove i nuclei degli alloggi ERP di via Accademia del Cimento sono stati convocati in spazi insufficienti per contenere chi voleva ascoltare quale destino lo attende.

Gli uffici di Palazzo Vecchio e di Casa SpA erano senza parte politica, rappresentata solo dalle opposizioni, che però ovviamente non potevano partecipare e si sono allungate alle finestre per carpire un po’ di discussione.

Per noi la sinistra non deve agire così. Se sono anni che si prevedono questi tipi di intervento – che è stato detto avverranno prima o poi su tutto il patrimonio immobiliare – si doveva evitare di arrivare a calendari così stretti, senza azioni preventive.

Pensiamo sia irresponsabile dire che si convocano i nuclei singolarmente e poi scaricare sulla tecnica i momenti assembleari.

Per questo ci impegniamo a un nuovo appuntamento politico di ascolto e confronto. Inviteremo nuovamente tutte le parti politiche. Senza polemiche ed evitando di esasperare il clima in città, mettendo invece al centro i bisogni delle persone, che non sono numeri e neppure ospiti nelle loro case.

Multiutility

Multiutility: il patto politico non passa dai consigli comunali

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“Curiosa la risposta data dalla Giunta oggi: dicono che hanno tagliato i consigli di amministrazione. Ma la verità è che hanno “raddoppiato” quello di Alia”

Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune

Ma ne abbiamo chiusi tre, perché non potremmo raddoppiarne uno? Questa la linea difensiva della Giunta oggi in aula. La notizia del passaggio del consiglio di amministrazione di Alia-Multiutility da 5 a 9 componenti è confermata.

Il riferimento dell’Assessore è alle tre società che sono state “fuse” nella società di servizi ambientali. Che, ci era stato detto, avrebbe garantito risparmi sulla dirigenza. Invece è proprio su quella voce che si registra la prima novità rilevante decisa in assemblea.

Con conseguenti lamentele da parte di Italia Viva.

I consigli comunali discuteranno dei criteri con cui si sceglieranno i nomi che entreranno a far parte del Consiglio di Amministrazione? Potremo discutere dei criteri con cui si strutturerà l’organizzazione dirigenziale? Potranno essere coinvolte le organizzazioni sindacali?

Le risposte sono tutte negative. Si parte quindi malissimo, peggio ancora di come immaginavamo. Anche perché settimana scorsa abbiamo dedicato una parte della seduta proprio a questa operazione, ma forse era ancora troppo presto per parlare di un patto politico che ci pare avere pochissimo di democratico.

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